Su Gorropu - da Urzulei a Dorgali - Prima Parte

Finalmente ne ho avuto l'occasione e non l'ho persa! Attraversare da parte a parte la gola di Gorropu è una di quelle avventure che devono essere fatte. Per chi non lo sapesse la Gola di Gorropu è il canyon più profondo d'Italia e forse d'Europa con pareti che superano i 450 metri di altezza, si estende per una lunghezza di circa 1,5 Km e la larghezza della gola in alcuni tratti è di soli 4-5 metri. L'artefice di questo monumento naturale è il Rio Flumineddu che in migliaia di anni ha inciso il Supramonte lasciando sul fondo della valle solo enormi massi calcarei perfettamente levigati.
Ma veniamo alla cronaca della nostra escursione, il punto di partenza è nel Supramonte di Urzulei precisamente a Sedda Arbaccas, da qui, lasciate le macchine, proseguiamo a piedi verso il congiungimento tra il Riu Flumineddu e la Codula Orbisi e qui decidiamo di passare la notte nei sacchi a pelo per essere pronti la mattina dopo ad affrontare il canyon.
Mentre ci prepariamo per la notte abbiamo un piacevole incontro con una femmina di muflone (incontro raccontato qui) e dopo una veloce cena davanti al fuoco approfitto della totale assenza di inquinamento luminoso   per dedicarmi a un po' di foto notture, al sorgere della Luna la luce mi permette di avere una luce decisamente interessante.

Femmina di Muflone (Ovis musimon) tra i candidi calcari



La Via Lattea 

Al chiaro di Luna

L'Orsa Maggiore

Il bivacco sotto le stelle
Il giorno dopo ci mettiamo in cammino di prima mattina e subito dobbiamo affrontare la prima ferrata per poter superare un laghetto. Io sono il primo e come arrivo sulla sponda opposta mi accorgo che la mufla incontrata il giorno prima è lì ad osservarci, per ultima tocca alla mascotte dell'escursione, la cagnolina Baffy

Ci avviciniamo alla gola di Gorropu

Primo passaggio impegnativo, nella nicchia della parete si scorge il muflone che ci osserva.

Eccola qui, la mufla non perde un nostro movimento.

Sabrina in azione!

Alessandro e Manuela accompagnano Baffy
Superato questo primo ostacolo la strada sembra agevole ma è solo una illusione, ci si presenta subito una nuova ferrata e poi una pietraia molto ripida che ci porta finalmente dentro il canyon

un po' di pianura ma durerà poco!

Anche questa volta vado per primo. Foto Domenico Corraine - www.paradisola.it

la ripida pietraia, sullo sfondo si intravedono i candidi massi della gola


Commenti

  1. Grazie Ale, sono bellisime!!!
    Sabry

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  2. Bellissime foto di una delle più belle zone del Supramonte e della Sardegna!! Le foto al chiar di luna sono fantastiche, complimenti!

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